Biografia

Max Loy nasce a Pistoia nel 1950, terminati gli studi classici inizia l’attività nel 1968. Sperimenta varie tecniche e conosce varie stagioni pittoriche alla ricerca di una sintesi comprensiva di molte esperienze. Dalla pittura materica dei primi anni passa gradualmente all’uso diluito del colore ad olio, specializzandosi nella velatura.

Temi ricorrenti sono il paesaggio idealizzato, psicologico, d’invenzione, d’impronta surreale o metafisica e l’attenzione alla donna, sempre protagonista in tutti i suoi dipinti come è protagonista la luce avvolgente, che sfuma le distanze invitando all’abbandono ed al sogno ed elemento di continuità in tutta la quarantennale produzione, fino all’attualità.

Parallelamente al primario interesse per la pittura, Max Loy estende la sua attività anche nel campo della scultura, dell’ebanisteria e della letteratura. Nell’anno 1980 pubblica a Cagliari il romanzo “il Viaggio” che tiene a battesimo l’articolata produzione letteraria che, dopo l’anno 1990, diventa impegno costante. Nel 1986 si trasferisce da Roma a Pistoia, dove abita attualmente.

Dall’87 al 94, abbandonando temporaneamente la pittura, si dedica alla realizzazione di sculture, mobili esclusivi e arredamenti. Insegna pittura, nel suo studio di Pistoia, e per due anni modellatura a Villa Ancuri, Montecatini Terme.

Nell’anno 2000, dopo un trentennale innamoramento della rappresentazione figurativa, dove ha modo di provarsi a lungo anche come copista e ritrattista, inaugura una nuova produzione che intitola “DEXTRA ET SINISTRA PARS MENTIS”: razionalità ed emotività, destra e sinistra facoltà della mente, danno vita a composizioni fantastiche che evocano il mondo, senza più descriverlo, suscitando miraggi con un fraseggio che ammicca all’astratto. La realizzazione di film documentari è il suo recentissimo interesse.